Famiglia

Anna Guerrieri: dall’adozione al volontariato

Anna Guerrieri è certa di una cosa: diventare madre adottiva le ha cambiato la vita. Nel 2000 la prima adozione, una bimba ucraina che oggi ha 10 anni. L’anno scorso, un bimbo cambogiano di 4

di Daniele Biella

Anna Guerrieri è certa di una cosa: diventare madre adottiva le ha cambiato la vita. Nel 2000 la prima adozione, una bimba ucraina che oggi ha 10 anni. L?anno scorso, un bimbo cambogiano di 4 anni. Oggi Anna ha 42 anni, insegna matematica all?università dell?Aquila e dedica il suo tempo a Genitori si diventa – onlus (www.genitorisidiventa.it), associazione nata a Monza nel 1999 che raccoglie un centinaio di famiglie adottive in Italia. «Appoggiamo chi ha adottato o sta per farlo».

Come ha conosciuto l?associazione?
Attraverso il libro Oggi a scuola è arrivato un nuovo amico, scritto con un?amica sull?inserimento scolastico dei bambini adottati. Ci siamo incontrati, mi è piaciuta l?idea. Ora curo l?ufficio stampa nazionale. Nel 2003 ho aperto una sede di Genitori si diventa a L?Aquila.

Dove nasce la scelta dell?adozione?
Dal profondo, dall?accettare che il bambino che avrai con te ha una sua storia precedente. Il desiderio di genitorialità deve tenerne conto. Nell?associazione si condividono dubbi, paure, consigli, si cresce assieme portando la cultura dell?adozione nella società.

Quali benefici per lei?
Incontrare persone con simili esperienze e affetti, ma diversa quotidianità. Vedere che i miei figli non si sentono unici, diversi. Infine, vivere il volontariato come uno spazio dove sperimentare la propria creatività, i propri sogni.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.